Festa e trekking a Salina: una giornata particolare

(foto di Elio Benenati)

Domenica 14 ottobre non sarebbe stata una giornata come le altre, questo lo si era capito già da un po’ di tempo. L’appuntamento autunnale per la Festa della Montagna era stato infatti fissato in un giorno che ad un certo punto i siti meteo prevedevano funestato da vento e pioggia. Ma la meteorologia non è ancora una scienza assolutamente esatta ed ecco quindi la discordanza tra le varie fonti col passare delle ore. Alla fine, organizzatori e partecipanti hanno deciso di tentare il tutto per tutto.

Mai come in questo caso la fortuna ha aiutato gli audaci. Partendo alle dieci del mattino dal santuario della Madonna del Terzito a Valdichiesa, gli amanti di trekking ed escursioni sono arrivati in tempo al rifugio di Monte Rivi, dove si organizza di consueto la manifestazione, incredibilmente al riparo dal vento che invece soffiava forte nella parte bassa dell’isola. Il fuoristrada delle Guardie della Riserva ed il comandante Elio Benenati hanno fatto il resto: trasportare le cibarie e soprattutto compiere più viaggi per far salire bambini e anziani. Un impegno che ha permesso a tutti di poter godere di un momento molto particolare, che con le imminenti avversioni meteo ha reso ancora più elettrizzante l’avvenimento (vedi slide).

C’è stato anche il tempo per fare una veloce escursione sulla cima di Monte Fossa delle Felci; la nebbia che saliva sempre più fitta ha reso  – se possibile – ancora più amena e piacevole l’esperienza, la cui tipologia era stata già in passato descritta su queste pagine virtuali (leggi articolo). Il paesaggio di per sé nordico della vetta eoliana (962 m) è diventato ancora più caratteristico, accrescendo il senso di mistero che già di suo si respira nel “bosco sacro” all’interno del cratere più alto dell’arcipelago eoliano. E nemmeno la pioggia ha fermato questa suggestione.

«Sembrava di essere nel parco di Yellowstone, di respirare gli stessi odori» ha detto raggiante Rhiannon, turista nativa di Seattle (USA) ma che vive col marito Matthew a Londra, entrambi giunti a Salina dalla vicina Lipari proprio per la Festa che ormai comincia ad acquisire una risonanza internazionale. Come loro erano presenti altri turisti, sia italiani che stranieri, assolutamente coinvolti dall’entusiasmo degli isolani e della natura eoliana. Dopo l’escursione si sono condivise le grigliate, le verdure, le castagne locali, il pane ed il vino casereccio.

Poi, dopo essere stati davanti al fuoco, si è tornati indietro sfruttando uno dei tanti sentieri che permettono di girare la montagna senza percorrere mai la stessa strada. Adesso si attende l’appuntamento primaverile nel 2019, ma nel frattempo ci sarà modo di organizzare nuovi tour escursionistici assieme ad altri entusiasmanti appuntamenti!

Michele Merenda