Escursioni e degustazioni a Salina, settembre 2020

Comincia il mese di settembre, la forte temperatura va gradatamente attenuandosi. Il turismo a Salina ha registrato un boom non previsto per l’estate 2020, attirando tanti italiani che – per le ovvie motivazioni imputate al COVID-19 – hanno deciso di non puntare su mete lontane ma finalmente conoscere bei luoghi spesso poco considerati come le isole Eolie.

Un fattore che nel recente passato non ha mai attirato la cosiddetta “massa” bensì gente selezionata e che quest’anno ha visto re-impostati determinati parametri. Nel complesso, chi si è recato a Salina si è comunque distinto dalla massificazione vera e propria, elemento che ha permesso comunque di poter organizzare escursioni durante i caldi mesi di luglio e agosto. Un bilancio, quindi, tutto sommato positivo anche per il settore della montagna, che sembra promettere molto bene pure a settembre. Si incominciano infatti a vedere i primi gruppi organizzati e c’è chi prenota per degustare i prodotti della terra isolana. Sapori genuini, senza alcun conservante, da consumare in loco, che possono essere apprezzati anche durante le escursioni.

La bassa stagione, con un calore più moderato, permette di poter scalare le montagne di Salina e poi trovare una posizione agevolata anche dal bel panorama e persino da delle aree comodamente attrezzate per consumare comodamente il pasto. Tavoli e panchine di legno, su cui gustare i piatti a base di pomodori seccagni isolani accompagnati da alici marinate e scorze di limone oppure formaggio primo sale proveniente dalla vicina Vulcano. Un prodotto, il pomodoro di Salina, che sotto forma di paté diventa un ingrediente per rendere ancora più saporita l’insalata di pasta e che al naturale – con la sua acqua di conservazione – valorizza anche l’antico “pane cunzato” (frisa di orzo con olio d’oliva, origano e per l’appunto pomodori). Tutto ciò, ovviamente, sempre rispettando le distanze di sicurezza (soprattutto se non si è tra congiunti) e gli accorgimenti igienici.

Tutti elementi che possono far apprezzare ulteriormente l’isola di Salina, soprattutto ad un pubblico che si spera in futuro possa tornare ad essere numeroso anche dall’estero.

Michele Merenda