Il CAI di Lecco alle Eolie: da Salina a Vulcano

Continua il diario di viaggio dei numerosi esponenti del CAI di Lecco – sez. G.E.O. (Gruppo Età Oro), che come già detto ha fatto base a Salina. Oltre a partecipare alla giornata conclusiva della “Festa della vendemmia” (con la scalata a Monte Fossa delle Felci) e al giro su Panarea, non poteva mancare il suggestivo passaggio verso la caldera di Vulcano.

Apparato quiescente, dal paesaggio a tratti quasi alieno, quella che un tempo era la fucina degli dei è poi diventata nell’immaginario collettivo la porta degli inferi (vedi link). Un’entrata infernale che però dà le spalle a uno dei panorami più belli sul resto delle isole Eolie. Per tutte queste ragioni, il gruppo – formato da camminatori che oggi presentano qualche anno in più – ha puntato deciso verso il cratere a poco meno di trecento metri di altezza, sfidando pendenze, terreno sdrucciolevole e caldo.

Un’escursione lenta ma costante, che alla fine ha portato alla silente bocca, minacciosa nella sua quiete apparente. Dopo, come nella tradizione di questa specifica escursione, tutti sono scesi dal sabbione che si trova su uno dei fianchi della montagna. Una discesa che nonostante i timori iniziali finisce sempre per entusiasmare tutti, dai più piccoli ai più grandi. «È stato come tornare a vent’anni fa…» ha detto qalcuno alla fine, ricordando scarpinate ben più dure su tutto il territorio italiano.

Ma il tour eoliano va avanti, tra isole di streghe che volano e antichi villaggi impervi… A prestissimo quindi, sempre con il gruppo G.E.O.!

Michele Merenda