Hiking a Salina: viaggiando in direzione Serro Capo

Oggi, facendo attività escursionistica, si tende a distinguere tra hiking e trekking. Quest’ultimo è ormai il termine per eccellenza, che viene genericamente sfruttato per parlare delle scarpinate in montagna. Fa riferimento soprattutto a delle camminate lunghe (a volte in più giorni), con livelli di difficoltà che possono diventare abbastanza impegnativi, necessitando spesso di una pianificazione attenta e di un equipaggiamento consono. Dalle parti di Salina è invece molto più facile portare avanti proprio il cosiddetto “hiking”, cioè una camminata nella natura da praticare in poche ore.

Dopo aver parlato di una tipologia simile di escursione nella zona di Lingua (leggi articolo), non si può non suggerire in questo contesto l’escursione verso Pizzo Capo (584 m), uno dei sei vulcani dell’isola. Tra i vantaggi di questa meta vi è il fatto di poterla raggiungere tramite percorsi molto differenti tra loro: risalendo per quello che passa dalle Grotte dei Saraceni; scendendo da uno dei tanti sentieri di Monte Fossa delle Felci (962 m); magari passando dalla meravigliosa “strada dei pizzi” che parte dal Vallone Fontana (arrivandoci sia dal duro sentiero che risale da Malfa o da quello più agevole di Valdichiesa) e che si immette nel bosco fitto. Ogni percorso presenta sia livelli di fatica che scenari differenti, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche individuali.

Tutti, però, prima dovranno arrivare sulla sommità di Serro Capo, dove c’è un piccolo rifugio (davvero ben tenuto), e poi scendere lungo il tagliafuoco verso la zona conosciuta dagli isolani come “A petrazza” , termine dialettale per indicare la suggestiva conformazione di grandi pietre sul bordo di un enorme anfiteatro naturale, che guarda direttamente su Malfa. Sull’altro versante si getterà uno sguardo verso S. Marina Salina, fino a scorgere il laghetto di Lingua da un’altra prospettiva. A proposito di prospettiva: questo è probabilmente l’unico punto, per la sua particolare esposizione a nord-est, da cui poter ammirare contemporaneamente tutte le altre sei isole!

Per chi preferisce delle camminate rilassanti, evitando volentieri scalinate impervie e salite altrettanto ripide, vi è la possibilità di essere condotti da chi è esperto della zona attraverso un’altra strada, caratterizzata dal colore rosso molto intenso, che allungando un po’ l’escursione consentirà comunque di passare sotto il lungo tunnel di alberi da cui si vedrà brillare in lontananza la luce. Da qui, come accennato, si può risalire verso la cima più alta o magari cominciare un tragitto tanto impegnativo quanto suggestivo che tocca tutti i principali picchi montuosi di Salina… Un’avventura ancora più affascinante che troverete presto descritta su questo blog!

Michele Merenda