Treeking Salina: si ritorna su Monte Fossa delle Felci

La stagione turistica a Salina sembra essere decollata definitivamente. Le sensazioni riportate nell’articolo precedente erano al riguardo molto buone e i fatti non hanno deluso le attese.

Dopo l’escursione a Vallespina, Umarruggiu.it è tornato più volte su Monte Fossa delle Felci, sfruttando tutte le situazioni cangianti in alta quota che l’estate 2020 – piuttosto bizzarra! – sta presentando.

Si è scesi nel cratere anche con la nebbia incombente (vedi video), nonostante il mese di giugno inoltrato; in un edificio vulcanico trasfigurato da un secolare bosco di querce e castagni, oltre ad alcuni pini più recenti, la sensazione di vivere in un’oscura fiaba diventa in ogni momento sempre più concreta. Sicuramente, come già riportato in altri articoli (link 1, link 2), il fascino della nebbia è enorme, ma occorre affidarsi sempre a qualcuno che conosca le numerose strade, altrimenti diventa molto facile perdersi e piombare nel panico.

Le nubi continuano a frequentare la cima delle Eolie (962 m) anche a luglio, ma il sole apre ampi squarci creando nuovi scenari di egual fascino. Giochi di luci e ombre, che tra odori intensi e aria molto fresca si fondono con canti di uccelli nascosti tra le fronde.

Fare escursioni a Salina sembra essere diventata la nuova chiave per attirare un nuovo turismo di qualità e che allo stesso tempo sia attivo, non fossilizzandosi nella singola struttura turistica ma vivendo pienamente il territorio. È una fase in cui si cerca di uscire fiduciosi dal lungo tunnel della quarantena invernale, non è un caso che siano famiglie e singole coppie ad apprezzare maggiormente questo tipo di proposta, almeno per il momento.

Probabilmente torneranno i grandi gruppi, ma un numero più contenuto di camminatori permette una migliore familiarizzazione e condivisione delle tante nozioni da comunicare. Perché le escursioni eoliane non sono semplice cammino e fatica fine a se stessa; si tratta soprattutto di vivere il percorso e apprendere una cultura nuova, in quella che di fatto è una realtà ancora da scoprire.

Michele Merenda