Terzo giorno: il turismo raccontato tra escursioni e piante endemiche a Salina

Il progetto scolastico intrapreso dall’Istituto comprensivo “Lipari 1” è giunto al terzo giorno dedicato strettamente alle escursioni a Salina. Una iniziativa con cui sensibilizzare i ragazzi delle scuole medie verso la scoperta delle proprie radici ed una futura promozione turistica che sappia raccontare il territorio. Proprio le escursioni diventano il mezzo con cui apprendere direttamente la ricca varietà isolana, che non comprende solo il mare ma anche la montagna e i suoi numerosi sentieri, tutti differenti.

Dopo due giornate che hanno toccato sia le camminate che la storia cinematografica di Salina (link 1, link 2), si è registrata l’importante collaborazione con Elio Benenati, comandante delle guardie della “Riserva Orientata di Monte Fossa delle Felci e dei Porri”. Nel viaggio verso Pizzo Capo (uno dei sei vulcani spenti dell’isola), sfruttando la frescura dei sentieri immersi nella vegetazione, il comandante Benenati ha spiegato gli usi di piante come la Centaurium erythrae (la Centaurea minore) o l’Hypericum perforatum (l’Erba di San Giovanni) nella tradizione contadina salinese. Ma anche l’impiego di particolari cortecce d’albero per preparare apposite tinture o tutte le componenti di cui si doveva tenere conto sia nella costruzione dei muri a secco che nella preparazione dei tagliafuoco.

L’incontro ha anche dato modo di ripercorrere la storia del corpo Forestale e delle sue iniziative in loco, contribuendo in maniera sostanziale a creare quella biodiversità che oggi rende così bello e particolare l’escursionismo a Salina. Altri punti di rilievo sono stati Monte Rivi (sempre un vulcano) e il belvedere che si trova tra Malfa e Valdichiesa; quest’ultima è un’area spartana ma ben attrezzata, in cui potersi sedere e godersi il panorama oppure immettersi in alcuni dei tanti sentieri montani.

Le pagine di questo diario di viaggio scolastico si concludono qua, coincidendo con quella che di fatto è l’ultima escursione prevista dal progetto nelle valli isolane. Seguiranno due visite in altrettanti giorni nei musei, oltre a degli incontri con dei produttori. Ma questa ovviamente diventa un’altra storia, da seguire e raccontare in differenti contesti. Alla prossima!

Michele Merenda