Salina: escursioni e trekking nel dicembre eoliano

Il rosso autunnale delle viti sta svanendo, aprendo pian piano le porte alla stagione più fredda. I pampini avvizziscono e il cielo si fa  cupo, sempre più spesso. Ma l’inverno passa velocemente, con i semi della vita che riposano silenziosamente sotto terra. Si assiste a violente mareggiate che provengono dal freddo Nord e a sorprendenti anticipazioni primaverili. Ecco perché le montagne di Salina possono essere scalate per buona parte dell’anno, contrariamente a quei luoghi che sono strettamente vincolati a certe stagioni piuttosto che ad altre. Le campagne sono piene di felci, ombelichi di Venere, salsapariglia (dalle foglie a cuore di un verde intenso e dalle bacche rosse), oltre a vari tipi di muschi.

Proprio il muschio viene molto usato per i presepi. Quest’ultimi fanno parte di un’antica tradizione diffusa in tutte le Eolie. Il comune di Leni, ad esempio, organizza da diversi anni un presepe vivente, il quale ha ricevuto dei riconoscimenti a livello sia regionale che nazionale. Ma sono ovviamente le escursioni ed il trekking ad interessare maggiormente i camminatori, anche se nel blog si è più volte scritto che le iniziative vengono organizzate a 360 gradi, badando bene a coinvolgere quegli aspetti culturali che comprendono anche il settore della sana alimentazione, in cui possono diventare co-protagoniste le iniziative della bassa stagione come “La Giornata Enogastronomica” o “La Festa della Montagna”.

Fino a buona parte di dicembre il tempo riserva sorprendenti schiarite e temperature miti, permettendo così di poter camminare tra monti e valli in assoluta rilassatezza. Senza contare che è ancora possibile raccogliere funghi, un argomento di cui si è già abbondantemente parlato (link 1, link 2) e di cui si continuerà a trattare, perché le specie mangerecce a Salina sono davvero tante. Occorre poi tener conto che i corbezzoli sono in piena maturazione, colorando col verde delle foglie e il rosso delle gustose bacche gli stretti sentieri montani. Del resto, come recita un antico detto eoliano: «Prima di natale né freddo e né fame… Dopo natale, il freddo e la fame». Quindi, approfittatene finché potete e venite a godervi un magnifico dicembre isolano!

Michele Merenda